... RICORDI ...EMOZIONI ... FRAMMENTI DI VITA ...

sabato 28 giugno 2014

LA FRAGILITA' .



La fragilità è un valore umano.
Non sono le dimostrazioni di forza a farci crescere.
ma le nostre mille debolezze
le sole tracce sincere della nostra umanità.

                                                      V.Andreoli

sabato 21 giugno 2014

LE DONNE



Le donne devono fare qualunque cosa due volte meglio degli uomini
per essere giudicate brave la metà.
Per fortuna non è difficile !
               
                                                 Charlotte Whitton


Prendo tristemente atto che questa citazione è tuttora vera e tangibile ; in tutti i campi del lavoro o del sapere la donna viene ancora giudicata un essere debole se non inaffidabile ; quando esprime dissenso viene etichettata preda della sindrome premestruale ; certo il confronto è faticoso ma signori , siate uomini non maschi .
Il nostro cammino è ancora lungo ma inarrestabile ; si presenteranno intoppi e ostacoli da superare ma non illudetevi di fermarci , avete l'opportunità di scegliere se camminare al nostro fianco o un passo indietro,a voi decidere.

domenica 15 giugno 2014

COL TEMPO IMPARI



Col tempo impari...
 il senso dei sogni,
la bellezza della fantasia e quanto siano reali queste belle sensazioni.

Il sogno non è disordine selvaggio,
è un pensiero profondo,
tanto bello quanto più  profondo,
basta ballare abbracciati alla fantasia...

quale formidabile 
inarrivabile coppia...
quanto equilibrio ed eleganza in loro.
nei loro gesti...

gli autentici sognatori sanno ballare la danza dei sogni
e sanno camminare in equilibrio sulla fune...

...sogni fantastici che non sono follia...
sono frutto d'immaginazione ...
delle anime che sanno stare in terra e camminare
e di quelle che ti insegnano a volare...

e non puoi dimenticare.





venerdì 6 giugno 2014

PIZZERIA GOOGLE...



- Pizzeria Google,buonasera...
- Pizzeria cosa ?
- Pizzeria Google signore , cosa vuole ordinare ?
- Ma questo non era il numero della pizzeria Gino ?
- Si signor, ma Google ha comprato la pizzeria e ora il servizio è più completo.
- Va beh, posso ordinare ?
- Certo signor Rossi . Vuole la solita pizza ?
- La solita pizza,ma lei sa il mio nome ? lei mi conosce ?
- E' per l'identificatore di chiamate,controllando il suo numero di telefono le      ultime 37 volte che ha ordinato una pizza , ha ordinato quattro formaggi.
- Non me lo sarei mai immaginato...voglio proprio la quattro formaggi.
- Signore ,posso darle un suggerimento ?
- Certo ! Avete una nuova pizza in menù ?
- No signore, il menù non è diverso da prima, ma mi permetterei di suggerirle una pizza con ricotta e rucola.
- Ricotta ?!! Rucola ?!! Noooo ! Io odio queste cose.
- Ma signore , è una cosa buona per la salute,e anche perché il suo colesterolo non va così bene .
- Cosa ?!!
- Abbiamo l'informazione dal laboratorio dove ha fatto le sue analisi,incrociando il suo nome e il suo numero di telefono possiamo vedere il suo livello di colesterolo...
- Non voglio una pizza così,anche perché prendo la mia medicina e posso mangiare quello che voglio.
- Signore , mi dispiace ma lei non ha preso la sia medicina ultimamente.
- Come lo sa ? Ma lei mi osserva tutto il tempo ?! 
- Abbiamo accesso ai dati di tutte le farmacie della città. L'ultima volta che ha comprato la sua medicina fu tre mesi fa e la scatola contiene solo trenta compresse.
- E' vero,porca miseria, ma lei come lo sa ?
- Per la sua carta di credito ...
- Cosaaaaa ?!!
. Lei compra sempre la sua medicina nella farmacia Sori che le fa degli sconti  se paga con la carta di credito della banca Bank. Grazie ai dati che abbiamo nel nostro data base sui suoi movimenti con la carta di credito, sappiamo che da tre mesi lei non ha comprato niente in questa farmacia . Ma l'ha utilizzata in altri negozi, questo vuol dire che non l'ha persa.
- E se avessi pagato in contanti in farmacia ??? Cosa mi dici ora ?
- Lei paga 800 euro in contante alla sua domestica tutti i mesi e il resto delle spese le fa con la carta di credito.
- Come sa quanto pago la domestica ?
- Lei paga i contributi e le tasse.
- Ma vai a c...!!!
- Signore mi dispiace, ma è tutto nello schermo. Ho il dovere di aiutarla. Credo che lei dovrebbe prendere un appuntamento con il suo dottore e già che c'è porti i risultati delle analisi, così le può cambiare i farmaci.
- Senti , sono stanco,non ce la faccio più, sono stufo di Internet, del PC, del XXI secolo, della mancanza della Privacy, dei Data Base, , di questo paese e di tutti  voi !!!
- Ma signore...
- Stai zitto !!! Me ne vado lontano da qui. In un paese dove non ci sia internet, ne computer, ne telefono e gente che mi controlla !!!
- Ho capito...
- Userò la mia carta di credito per l'ultima volta per comprare un biglietto aereo e andarmene il più lontano possibile !
- Va bene signor Rossi.
- Puoi cancellare la mia pizza !
- Nessun problema, già cancellata. Solo un ultima cosa...
- Cosa vuoi ?!!
- Ha il passaporto scaduto...

martedì 3 giugno 2014

L'UOMO DEL DESERTO



Ero stanco di camminare. Mi ero svegliato quella mattina all'alba in un campo da me improvvisato la notte prima nel bel mezzo del deserto di Obart.
Contavo di riuscire a calpestare di nuovo l'erba prima del calar delle tenebre e infatti dalla collinetta dove ora mi trovavo riuscivo a scorgere non lontano le verdi pianure a sud di Drath Meda,mentre il sole alla mia sinistra si accingeva a sfiorare l'orizzonte.
Legati in un piccolo fascio sopra il mio zaino portavo alcuni legnetti e piccoli tronchi.Li avevo comprati in città due giorni prima e il loro peso aveva aggravato non poco la fatica del viaggio.
Nel deserto è praticamente impossibile trovare la legna per accendere un seppur misero fuoco e oggi , come anche ieri, mi sarebbe stata molto utile perché non avrei mai fatto in tempo a cercarla prima di sera,anche ora che una rigogliosa natura si estendeva a perdita d'occhio a poche centinaia di metri da me .
Era ora di rimettersi in viaggio.
Raccolsi il mio zaino incrostato di polvere e sabbia e me lo misi in spalla.
Mi infilai l'arco a tracolla, controllai che le porzioni di sopravvivenza fossero ben fissate alla cintura e partii verso nord.
Quasi subito mi fermai.
Sebbene fossi molto stanco i miei sensi allenati avevano captato un movimento.Mi voltai verso ovest e guardai.Nella totale immobilità di quel paesaggio desertico una figura si muoveva rapidamente nella stessa direzione che volevo seguire io.Era un uomo. Anch'egli proveniva da sud come me,quindi doveva avere attraversato il deserto.Solo in pochi erano in grado di farlo da soli,senza una cavalcatura o dei compagni su cui fare affidamento,e quei pochi li conoscevo tutti.Dovevo scoprire chi fosse.
Scesi rapidamente dalla collina e mi misi a correre veloce come il vento del deserto verso nord, in modo da superarlo e pormi nascondere più avanti in un punto dove lui sarebbe passato.
L'uomo non sembrò accorgersi di me; io raggiunsi i primi arbusti dove la natura cominciava a riprendere vita e mi nascosi dietro ad essi..Da quella posizione pensavo di vedere bene il mio bersaglio senza che lui potesse accorgersi di me.
Avevo un vantaggio di qualche minuto quindi mi sistemai meglio e mi guardai intorno. Il mio sguardo alla fine si fermò nella direzione dalla quale ero venuto e con orrore notai che la stanchezza mi aveva fatto uno scherzo di pessimo gusto...avevo lasciato decine di tracce dietro di me e non mi ero preoccupato di nasconderle .
"Idiota!" pensai, " Un giorno morirai per una cosa del genere! E magari proprio oggi !"
Preso dal panico cercai di calcolare quanto tempo potessi ancora avere prima che lo sconosciuto si avvicinasse troppo a me .Sicuramente molto poco.E infatti mentre ancora valutavo se andare a cancellare le mie impronte oppure no, egli entrò nel mio campo visivo.Si muoveva veloce e sicuro,un uomo che conosceva bene quel tipo di terreno.
Con un movimento lentissimo presi in mano l'arco e incoccai una freccia; non potevo rischiare ulteriormente,considerato l'errore che avevo già commesso, dovevo essere pronto a tutto.
Indossava abiti del colore del deserto ed essendo anche molto sporco riusciva a confondersi bene con l'ambiente circostante.Ancora non riuscivo a scorgere il suo volto anche perché l'oscurità era avanzata rapidamente.
Egli fece ancora qualche passo e poi si fermò.Si guardò intorno e si immobilizzò .
Aveva visto le tracce.

" Maledizione !"
All'improvviso scattò, rapido come una lepre, verso un altro cespuglio e vi sparì dentro.
Avevo visto dove si era nascosto ma non riuscivo a individuarlo.
Decisi di avvicinarmi senza farmi vedere.Lasciai lo zaino e cominciai a strisciare silenziosamente verso di lui sempre tentando di far si che le piante e le pietre e le pieghe del terreno mi nascondessero alla sua vista.Arrivai a qualche metro dal punto in cui doveva essere e mi fermai.
Avevo notato che non aveva un arco,quindi a questa distanza ero avvantaggiato,ma se mi avvicinavo di più avrei favorito lui.
Decisi di affidarmi esclusivamente ai miei sensi.
Anche se fosse rimasto immobile prima o poi sarei riuscito ad individuarlo,o almeno lo speravo.
Passarono alcuni lunghissimi secondi durante i quali giravo lentamente lo sguardo , setacciando ogni arbusto, ogni rametto, in cerca di qualcosa che stonasse con l'armonia della natura , sperando che un suo movimento , pur minimo, lo rendesse visibile ai miei occhi.Ero circondato da un silenzio innaturale,o forse ero talmente concentrato da aver escluso anche il più piccolo rumore che non ritenessi importante . I miei muscoli cominciavano ad accusare la fatica  e la posizione in cui mi trovavo non mi facilitava le cose .
Sentivo che da un momento all'altro avrei dovuto spostarmi o mi sarebbero venuti i crampi.
Ma ad un tratto lo vidi.
Un lieve bagliore; l'ultimo raggio di sole aveva colpito la lama del suo pugnale facendomi scoprire  la sua posizione precisa. Ora era più facile . Partendo dalla sua arma cominciai a ricostruire la sua sagoma , anche nei dettagli, finché non lo vidi in faccia .
Era Shaak , mio amico e compagno d'avventure. Guardava più o meno nella mia direzione,ma ancora non mi aveva scorto. Tranquillizzato tirai un sospiro di sollievo, la tensione finalmente abbandonò il mio corpo e involontariamente rilassai i muscoli ormai doloranti.
Questo provocò un mio leggero spostamento che causò un appena percettibile rumore ...e lui se ne accorse. Non mi aveva visto ma mi aveva sentito, il che per un abitante del deserto come lui e me era assolutamente equivalente .
Scattò fulmineo, percorrendo la distanza che ci separava nel tempo di un respiro.
Mi fu addosso in un istante , da quella posizione non avrei mai potuto schivare il suo attacco,quindi cercai di estrarre il mio pugnale per avere almeno una possibilità di pararlo.
Ma nel tempo in cui la mia mano si posava...
"Fermo" mi intimò stringendomi alla gola . Risposi con voce rantolante...
" Shaak , amico mio ...sono io !"
Allora mi riconobbe,rinfoderò l'arma e mi aiutò a rimettermi in piedi,
poi mi guardò sorridendo e scuotendo la testa come per dire : " Che idiota che sei !" lo ricambiai con lo sguardo annuendo come a dire : " Hai proprio ragione amico mio "