... RICORDI ...EMOZIONI ... FRAMMENTI DI VITA ...

martedì 31 dicembre 2013

PERCHE' ?



... è d'obbligo avere buoni propositi
ma perché solo a fine d'anno ?

buona lettura
 perché per affrontare il mondo non servono lussuose vesti 
ma semplici pensieri ;
buona musica ,
 nessuno pensi che siano solo note...
...è l'armonia che culla il mondo 
 osserva un delicato dipinto o una scultura
non vergognarti delle emozioni 
 apriti ai sogni 
...buona vita ,
la speranza non sfoglia il calendario...
per lei è sempre il giorno dopo .
Quello che vorrei non vi mancasse mai sono
speranza
 e fiducia
e un sorriso in volto .




                                                             Buon Anno .


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giovedì 26 dicembre 2013

IN MEMORIA DI UNA ROSA


Salutò
il freddo sole del mattino
per l'ultima volta
e poi la rosa,
lacrimando lentamente petali e brina,
si preparò a morire .




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lunedì 23 dicembre 2013

NINNI



In un grande bosco
ai piedi di una enorme quercia, erano nati nella notte tanti bei funghetti .

Fra tutti quei funghi,nascosto sotto una montagna di foglie secche,spuntava un piccolissimo funghetto, era nato da poco tempo,aveva un gambetto esile e un grande cappello viola in testa a palline gialle.

A vederlo era molto carino ma molto timido, continuava a nascondersi facendo in modo di non farsi notare da nessuno così se ne stava zitto e muto sotto le foglie .

Gli altri funghi ,belli forti,
erano stati colti la mattina , sistemati in bei cestini di paglia e portati a casa per farne buoni manicaretti.

Lui, il funghetto Ninni si era vergognato di farsi vedere , si era nascosto ancor di più , così non fu visto e rimase tutto solo,all'ombra della quercia .

martedì 17 dicembre 2013

ERA DI PER SE...di PAOLA VINCENTI



Era di per se una persona complicata.
Complicata nei gesti,nei ragionamenti,nel dire parole,perfino nell'abbracciare.
era una di quelle persone che,a vederla,sembrava avere lottato contro qualcosa e ora,ora voleva solo restare in piedi pur essendo persa.Era una di quelle persone complesse nel sorridere , sempre con i piedi per terra ma con la testa e il cuore altrove.
Complicata perché non vedeva solo un colore,ma tutte le sfumature,complessa perché non sapeva accontentarsi,non più.Perché aveva gli occhi vestiti di anima e la pelle ruvida ,ma sulle sue mani scivolavano lo stesso le carezze.
Complicata perché i suoi pensieri non erano quasi mai leggeri,molte volte pesavano,schiacciavano,ma poi,cullavano tra le note di canzoni lontane,ascoltate,ricordate.
Complicata perché continuava a cercare sorrisi,senza stancarsi.Perché li distingueva .Perché diceva di non farcela, ma poi,con sorpresa si rialzava e non si sa come,ce la faceva sempre. Complicata perché non si apriva a tutti,ma solo davanti a un paio di occhi sinceri.Senza scomporti anima e corpo era in grado di entrare delicatamente nel cuore,senza rumore,senza far male.
Ma la sentivi ugualmente,perché era in grado di toccare e farne vibrare delicatamente con pure emozioni le corde di questo.
Complicata perché chiedeva con gli occhi e non con le parole,così maledettamente incomprensibili .
Proteggeva e conosceva l'estrema dolcezza dell'amare,caricava sulle spalle il peso del giorno,per poi confidarne ogni segreto alla notte.Sapeva proteggersi dai temporali improvvisi. Spesso si allagava ,ma continuava a respirare,senza affondare.
Era di per se una di quelle persone che tu non diresti subito:sono belle.
Forse perché la complessità spaventa,atterra,ti lascia così:impreparato.
Di fronte alla banalità e a una vita consacrata ormai a cose frivole,scontate,prive di sapore,ecco lei riusciva a donargliene,anche quando tutto sembrava arido come il deserto.Secco e spento come le giornate piovose.Riusciva a spezzare la monotonia del grigio e a dare colore e sapore :
Quello dei sogni color del cielo,
delle praterie color della speranza,
del rosso color delle labbra,
dell'amore color della vita...


Ho voluto condividere con voi queste parole, le sottoscrivo,ne colgo il messaggio di speranza,un incentivo a continuare a volgere lo sguardo in avanti qualunque cosa possa succedere fuori e dentro di noi .

Grazie Paola, un onore esserti amica .

giovedì 12 dicembre 2013

IL SIGNORE DEL LAGO



Il Lago Povero in Irlanda, chiamato oggi lago di Killarney,è la dimora di O'Donoghue, che un tempo fu il sovrano delle terre circostanti. Egli camminò un giorno sulla superficie del lago ,sotto lo sguardo di tutta la sua corte,e lentamente sprofondò negli abissi a reclamare il suo nuovo regno.
Ogni calendimaggio,alla mattina, O'Donoghue abbandona il magnifico palazzo che dicono si trovi sul fondo del lago e visita i suoi passati domini .
Sono trascorsi alcuni anni da quando fece la sua ultima comparsa.
Quel giorno i primi raggi del sole nascente stavano appena dorando l'alta cima del Glenaa,quando le acque vicino alla costa orientale del lago si mossero improvvisamente e violentemente,sebbene il resto della superficie rimanesse liscia e immobile come una tomba di lucido marmo.
Un attimo dopo , un'onda spumeggiante sfrecciò in avanti e,come un fiero cavallo da guerra con alti pennacchi che esulti per la sua forza,attraversò rapidissima il lago dirigendosi verso il monte Toomies .
Dietro l'onda apparve un maestoso guerriero,armato di tutto punto, che montava un destriero bianco latte; il suo pennacchio niveo ondeggiava con grazia sull'elmo di acciaio lucido e sulle sue spalle sventolava un mantello azzurro.
Il cavallo,che pareva gioire del suo nobile carico,balzava inseguendo  l'onda sull'acqua ,che lo sosteneva come terra solida ,e sollevava ad ogni salto sprizzi che scintillavano luminosi al sole del mattino.
Il guerriero era O,Donoghue e sulla sua scia veniva una schiera di giovani.Scivolavano sull'acqua ,avvinti l'uno all'altro da ghirlande di fiori di primavera,al ritmo di una dolce musica soprannaturale.
Quando fu quasi giunto alla sponda occidentale del lago, O'Donoghue girò il destriero verso la riva ornata di boschi del Glenaa ,seguito dalla torma dei suoi compagni.
Sparirono poi lentamente nella foschia sospesa sul lago .Le note magiche della loro musica si spensero gradatamente e gli ascoltatori si risvegliarono come da un sogno di beatitudine...


venerdì 6 dicembre 2013

L'AMICIZIA



Un bambino ed un leone erano nati lo stesso giorno,vivevano poco distanti l'uno dall'altro,e giocavano sempre insieme .
Divennero amici per la pelle !
Una mattina la leonessa , andando a caccia,incontrò la mamma del bambino e la azzannò mortalmente.
Portata la preda a casa,rimase stupefatta perché il suo figlioletto,senza sentir ragioni , si rifiutò di cibarsi della mamma del suo amico del cuore,sdegnata la leonessa abbandonò la tana e si allontanò per sempre.
Intanto il leoncino portò la notizia della sventura al suo amico,che pianse amaramente la perdita della mamma .
Ormai loro due erano soli al mondo e giurarono di non lasciarsi mai.
Così per anni girarono per la savana a caccia di selvaggina,il ragazzo con arco e freccia, il leone con i suoi artigli potenti.
Un giorno il ragazzo espresse il desiderio di avere un abito come i suoi simili.Il leone allora,fece la posta ad un mercante ambulante di tuniche,e quando fu il momento gli si avventò contro ,atterrandolo .
Il mercante fu ben lieto di consegnare il suo vestito più bello,in cambio di avere salva la vita.
Quando il ragazzo fu vestito di tutto punto,gli venne in mente che ormai aveva l'età per sposarsi.
Per accontentarlo il leone lo condusse vicino ad un villaggio,facendolo nascondere dietro ad un grosso baobab,poi,individuata la fanciulla più bella,con un gran balzo le fu addosso,e spalancò la bocca per divorarla,accorse il babbo della ragazza e tutti i baldi giovani del villaggio,ma nessuno osava avvicinarsi più di tanto alla belva.
Allora il padre disperato, annunciò che avrebbe dato la figlia in sposa a chiunque l'avesse salvata , promessa inutile, perché nessuno ebbe il coraggio di muovere un dito.
Ma ad un cenno del leone,comparve il suo amico,il quale si limitò ad urlargli contro per metterlo in fuga.
Le nozze fra la bellissima giovinetta e il ragazzo furono celebrate,e tutto filò liscio per alcuni anni.
Ogni mattina il leone si avvicinava alla casa del suo amico, che saltando dalla finestra lo raggiungeva per andare a caccia insieme.
La moglie però cominciò a stufarsi di quel sodalizio, lei asseriva che il leone emanava un odore terrificante che le procurava nausea e malumore .
Così assoldò un arciere scelto che ,nascosto su un albero trafisse il cuore del leone.
L'animale si trascinò per qualche chilometro nella savana,lasciando sangue dappertutto.
Appena il suo amico fu informato dell' accaduto,si lanciò nella ricerca del leone,ma quando lo trovò era già morto.
Mentre lo piangeva ,vide un corvo con il suo piccolino svolazzare nei pressi.
Con un salto catturò il corvicino,e fece il gesto di ucciderlo.
Il corvo lo implorò di liberarlo,promettendogli in cambio l'acqua della vita e della morte .
Ottenuto l'assenso del ragazzo,il corvo volò via e ,prima del tramonto,tornò con un'ampolla contenente il liquido prodigioso.
Subito il ragazzo tirò il collo al corvicino, soffocandolo,poi lo asperse con l'acqua benedetta,e lui ritornò vivo e vegeto.
Sicuro del fatto suo,ora egli bagnò la ferita del leone,che a poco a poco si riebbe.
Il ragazzo tornò allora a casa,dove ripudiò pubblicamente la moglie che fu cacciata via.
A questo punto il leone avrebbe potuto fargliela pagare,ma lui aveva il cuore buono ,e preferì passarci sopra .
La donna , invece,che temeva la vendetta della bestia feroce,si aggirò per tutta la vita,guardinga e tremante.

 Fiaba africana dedicata a chi ha fatto della sua vita uno strumento di bene , senza distinguere razze e religioni , credendo che uomini e leoni hanno sempre l'occasione di essere veramente amici.
Nelson Madiba Mandela 


domenica 1 dicembre 2013

DOVE VANNO A NASCONDERSI I RICORDI ?



Dove vanno a nascondersi i ricordi ?


Alcuni si celano fra le rughe
quelli sorridenti disegnano sguardi e bocche al'insù 
l'occhio luccica e si fa ampio 
schiarisce e si fa dolce il viso.

Altri sono tanti tristi
da abbassare le palpebre
e così , al buio 
ripercorrono la strada della sofferenza
come in un film .

I peggiori sono quelli che credevi di aver dimenticato
di aver voltato pagina ...
... ti aggrediscono alle spalle
con tutta la loro devastante violenza
ti lasciano boccheggiante , senza fiato 
senza meta .

Non so dove ho nascosto i miei ricordi
certamente non sarei io senza essi .