Uff...chi è che continua a chiamarmi ?
micio , micioo ... ah sei tu e chi è Scheggia ? ...ah sono io ,è il nome che mi hai dato ma ti prego in nome del mio rango chiamami Gatto , quale son di fatto!
Frrrr
Non disturbarmi,sto dormendo
eh va bene non è vero,
un semplice riposino,con un occhio aperto e uno chiuso,con un orecchio sempre vigile e il baffo ben teso.Sento il tuo odore ,sei la prescelta,non ti chiamerò mai padrona perchè a sceglierti sono stato io...sei...mmm accettabile...frrr
Mi rotolo sulla schiena così ti consentirò di accarezzarmi sulla pancia,mi piace taaanto,miao
e frrrr ,che mano delicata non come chi mi teneva in ostaggio prima.
Si , in ostaggio , nato in quella che non chiamerò mai casa e troppo piccolo per sottrarmi o reagire .
Ricordo ancora mamma Gatta che mi leccava con amore e mi nutriva , che giocava e tollerava la mia giovanile baldanza.
Ma l'esistenza di mamma Gatta dipendeva da quell'individuo manesco ed egoista ,era lui a procurare il cibo , l'alloggio e perfino i giocattoli
miseri gomitoli di lana secca.
Appena siamo nati ,le mie sorelle ,i miei fratelli ed io
ci ha selezionati , novello nazista
-questo è piccolo , questa è femmina e chi la vuole ?
e quello che colore ha ? nero ? no! -
Nemmeno il tempo di guardarci meglio e senza aspettare aveva già deciso il destino di ognuno di noi.
Mamma Gatta aveva capito
cosa stava succedendo e cercò di offrirci una possibilità di vita , afferrò il mio collo con la bocca e mi depositò oltre il cancello ; credo abbia pensato che dove c'è un giardino le persone sono buone
mi lasciò guardando per l'ultima volta il suo cucciolo sgangherato , dalla coda rotta in una notte di pioggia piansi fino a quando non mi udisti e tenendomi fra le mani mi asciugasti il manto e il cuore e lì nacque inconfondibile l'amore ...
frrrr e miao
Scheggia .