... RICORDI ...EMOZIONI ... FRAMMENTI DI VITA ...

lunedì 16 luglio 2018

dal blog: "ALIENA"



Quando una giornata inizia storta nulla la può raddrizzare.
All'ora di colazione già al lavoro,insieme ad un amico per installare un nuovo ventilatore visto che gli altri due son "sciupà" e nella afosa Reggio non puoi fare senza.
Risolta la più che ardua  sfida con le istruzioni criptiche,smadonnando a sangue perché mancava un pezzo per poi scoprire che era dentro ad un altro.
Ma chi li progetta certi oggetti ? Bartezzaghi ?
Un attimo di tranquillità e mi concedo un'uscita al super,tutto bene.
Riposti gli acquisti mi insedio al "ponte di comando" e comincio a sfogliare i miei siti preferiti ,tutta gente simpatica e da cui c'è sempre da imparare o riflettere su argomenti che più eterogenei non si può.
Passo ai quotidiani on line e all'improvviso la catastrofe!
Blackout !
No panic!
Sarà scattata la valvola.
Contatori a posto,quindi è un guasto generale.
Segnalare un guasto alla fornitura elettrica è come un combattimento contro un lottatore di sumo.
Parli con un algoritmo che ti fa le domande più insulse a cui non sai rispondere visto che ti chiede un codice rintracciabile in bolletta ma tu per eliminare del cartaceo l'hai domiciliata direttamente in banca e non ne sei in possesso ! 
Sobh!
Che fine a fatto l'opzione 7 " Vuole parlare con un operatore "?
Essì vivaddio!
Passatemi un cristiano che ci spieghiamo prima !
Ti piacerebbe cocca!
Non roviniamoci il fegato, ci staranno lavorando e prima o poi l'utenza sarà ripristinata.
Ma si, facciamoci un caffè per spezzare l'attesa.
Peccato che l'accensione dei fuochi della stufa sia elettrica.
Ok,stiamo calmi da qualche parte un accendino ci sarà.
Ricerca vana e prevedibile visto che in casa da anni non fuma nessuno.
Non resta che andare a suonare al vicino e chiedere se ne presta uno.
Suonare ?
E come fai ?
Uso un campanello  antico,la voce :"Arianna,ARIANNA "
Date le spiegazioni del caso ritorno a casa e finalmente  il caffè borbotta nella vecchia moka più profumato che mai.
Però che pace, siamo solo io e l'aroma del caffè.
Niente musica di sottofondo,silenzio interrotto solo dal canto degli uccellini,niente TV e non è un gran danno.
La pace ai tempi del blackout!
All'improvviso ,così come era svanito,riparte il circo tecno-stressante della tecnologia fai da te che tutti abbiamo.
Finita questa breve pausa di riflessione, mal gestita se non solo alla fine quando iniziavo a disintossicarmi  dai giga,dai bit.dai mega e compagnia.
Si,lo so, sono alienata fra questo bisogno di essere in contatto con il mondo  intero e la necessità di avere uno spazio tutto e solo mio.
Un giorno mi disconnetterò da tutto questo e recupererò la mia umanità.
Un giorno.



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venerdì 13 aprile 2018

dal blog: "Approdo"


Accadde una mattina ,ora luminosa e fresca, dopo una burrasca che placandosi  aveva dolcemente arenato quella piccola imbarcazione da pesca amatoriale,di quelle per uscire con un paio d'amici giusto per trovare di che fare una grigliata sulla spiaggia.
Il bottino si era salvato in quanto riposto sotto coperta affinché il mare non se lo riprendesse.Comunque contenti di avere rimesso piede a terra tutti e tre sani e salvi anche se provati dall'avventura occorsa.
Misero in sicurezza l'imbarcazione per evitare che la prossima alta marea la trascinasse al largo con se.
Tre ventenni godono di un sano appetito e senza perdersi d'animo allestirono un falò e organizzarono una saziante "grigliata" col pescato della sera prima e quando la fame fu placata iniziarono a guardarsi intorno
-Strano.il commento di Gianni non riscontro nulla di famigliare in questo luogo.-
-Vero,fu il commento di Aldo-.Guardate la vegetazione,mai vista così intrisa d sale eppure vitale e fruttifera, come se la quantità eccedente di sale per quegli alberi sostituisse i benefici del'acqua dolce; come botanico sono stupefatto.
Mimmo, il geologo del piccolo gruppo di amici fece notare la consistenza della rena, ruvida e scura come fosse dovuta al continuo dilavarsi dal moto marino.
Forse un residuo di una antica colata di lava,ipotizzò.
Sempre cercando di capire dove fossero finiti e a quanta distanza dai loro luoghi d'origine diedero inizio ad una perlustrazione che avesse un minimo di razionalità;mentre Gianni restava al campo base,Mimmo e Aldo incamminandosi in direzione opposte provarono a circumnavigare l'isola,se tale fosse,e dopo lunghe ore si ritrovarono ai piedi di un colle, brullo e inospitale.
Non incuteva alcun timore per imponenza ma talvolta ne udivano il borbottio tormentato e sospiroso come recitasse la sua solitudine.
Tornarono, questa volta insieme al campo base che nel frattempo Gianni con capacità e pazienza aveva organizzato almeno per una sopravvivenza possibile.
Il  problema era l'acqua dolce
Ragazzi mi  offro per un esperimento-Gianni era uno che difficilmente si arrendeva-se come dice Aldo quegli alberi traggono vita dall'altissima salinità del suolo è possibile che i loro frutti contengano acqua:Io provo,voi aspettate che vediamo che succede.
E così afferrò uno stano frutto, striato,piatto e duro.
Masticando lungamente ne estrasse un lungo sorso d'acqua, dissetante e nelle loro condizioni vitale.
Aspettate ancora per escludere strane reazioni.
Passata mezzora ritennero che era il caso di cedere e finalmente dopo tante ore poterono dissetarsi.
Il mare era generoso e li rifocillava con abbandanza.
La notte scorse tranquilla e all'indomani tutti insieme tornarono al promontorio
che aveva caratteristiche tali che Mimmo,il geologo,ebbe modo di osservare
con interesse e pure in assenza di strumenti idonei.
Ragazzi-disse-questo borbottio continuo prelude ad un eruzione; non so quanto potente ma se aumenta prepariamo la barca pronti a salpare al volo ;sarà molto pericoloso.
Rientrarono velocemente al campo e iniziarono a stipare la minuscola cambusa di buon pesce e di quegli strani frutti per far provviste d'acqua.
Una nuova notte trascorse tranquilla ma poco dopo l'alba la terra iniziò a tremare con sempre maggiore violenza.Mimmo incitò i compagni-facciamo presto e cominciamo a guadagnare distanza dalla costa; forza, non c'è tempo da perdere.Erano a poco più di un miglio quando una potentissima deflagrazione scosse l'aria e una nube nera , pesante e caliginosa,avvolse il mare rendendo impossibile orientarsi tanto meno a vela , il timone impazzito e ingovernabile fece di loro un giocattolo in preda alla natura.Una falla danneggiò la cambusa con tutto il loro prezioso carico.
A poco a poco la spinta di quel vento scuro e acre .pregno di zolfo e afrori venefici rallentò questo viaggio disperato e disperante lasciando spazio e tempo per un momento di raziocinante approccio alla realtà.
Non ci credevano nemmeno loro, si ritrovarono nella caletta dove sempre approdavano dopo una battuta di pesca; a casa finalmente.
Ancora sconvolti da questa inspiegabile avventura furono accolti sul molo da mezzo paese e dai famigliari preoccupati e al tempo stesso indispettiti.
-Potevate almeno andare un messaggio se non a no alla Capitaneria e rendervi reperibili-
-Era saltato il sistema GPS ,non c'era modo.La tempesta è stata furiosa e ci siamo trovati su un'isola vulcanica che dopo tre giorni è esplosa e ancora avventurosamente siamo tornati a casa.-
-Ma quale tempesta- il Capitano di Vascello,responsabile del porticciolo-da una settimana non si muove una foglia.-
-Capitano le diamo la nostra parola;è tutto vero.
- Non avete nessuna prova che tutto questo corrisponda al vero.
E poi ,ditemi,come avete fatto per l'acqua ?-
I ragazzi piegarono il capo, impotenti a spiegare la verità.
-Io si che posso spiegare,Aldo che di botanica ha competenza individuò uno stano frutto,piatto, striato, duro che se masticato lungamente rilasciava una buona quantità di liquido; prima l'ha sperimentato Mar non conoscendone gli effetti collaterali,dopo un po' anche noi ci dissetammo.-
-Mentite !
Senza fretta Mimmo ne estrasse uno dalla tasca.
Il silenzio cadde pesante sul molo.
-Analizzatelo e capirete.

Benedetta quella tempesta.
Stabilì che l'improbabile non è mai impossibile.


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lunedì 5 marzo 2018

dal blog : "Io non ho paura"



Metabolizzato l'esito delle Elezioni Politiche 2018 , sono rapida in questo,vorrei iniziare insieme a voi un ragionamento.
Che abbia vinto un partito fascio-leghista guidato dalla mente specchiata di Salvini è indiscutibile.Ora si tratta di vedere in quanti e quali saliranno sul carro del vincitore e avremo il quadro esatto di quanto di aspetta.
Mi consola solo il fatto che gli italiani abbiano chiaramente detto a Berlusconi
" togliti dai c...sei scaduto"- come disse la Femen ! Ben magra cosa.
Complessivamente il centro destra è ben oltre il 50% e trovo che sia un pessimo segnale .Ora bisognerà attendere quali posizione rispetto a tutto ciò il M5S.
Penso che ne consegua un governo raffazzonato  Lega-FI con l'appoggio esterno
pentastellato al fine di fare finalmente una legge elettorale funzionale alla governabilità. L'elezione dei Presidenti di Camera e Senato ci dirà più chiaramente quali saranno l'orientamenti.
Se poi la vediamo in ottica europea temo che lo sfondo sia questo.
Ora veniamo a cosa è successo a casa mia,non mi nascondo dietro un dito,la sinistra è la mia casa.Qui affondo le mie radici.
La sinistra si è polverizzata e le cause sono molteplici.
Troppi litigi, troppi si sono rinchiusi sull'Aventino,troppe scissioni.
Ma più di tutto la personalizzazione ostinatamente manifestata di Renzi che ha reso il PD in un urticante PDR .Ostile,insopportabile,arrogante e le persone l'hanno punito.Giustamente e meritatamente.
In molti l'avevano messo sull'avviso che questa conduzione padronale del partito si sarebbe rivelata disastrosa e così è stato.
Lui ha sempre ignorato questi consigli anzi si faceva bello sbandierando traguardi in realtà mai raggiunti e cercando di zittire il dissenso con un diluvio di parole per rincoglionire l'interlocutore.
E si vedono i risultati.
Se avesse gli attributi si dovrebbe dimettere ma non siamo di fronte a un uomo corretto per cui non mi illudo ritrovi la dignità perduta.
Eppure,come premesso, io non ho paura.
Della sinistra resta la parte migliore,quella che non si arrende,non si siede e riprende la lotta e fintanto ci sono idee e persone disposte a metterle in atto nulla ci deve spaventare Sarà dura,questo è certo ma ne varrà la pena.
In noi i valori non sono morti, non sono parole al vento.
Sono i fatti che giorno dopo giorno formano una società civile, accorpata.
Non serve l'ideologia,quel che serve sono le idee progressiste e la determinazione che un mattone alla volta riusciremo nel nostro intento e ricostruiremo la casa della sinistra illuminata.
Per tutti.
Non abbiate paura, si riparte da qui.


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martedì 6 febbraio 2018

dal blog " Rileggiamo"



Credo, visto il momento oscuro che stiamo attraversando che sia giusto rileggere insieme questo piccolo capolavoro ancora attuale e spero che ci illumini il cammino.


Pericle-Discorso agli Ateniesi-461 a.C.


" Qui ad Atene noi facciamo così

.Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi e per questo viene chiamato democrazia.

Qui ad Atene noi facciamo così.

Le leggi qui assicurano una giustizia uguale per tutti nelle loro dispute private,ma noi non ignoriamo mai  i meriti dell'eccellenza.
Quando un cittadino si distingue,allora esso sarà.a preferenza di altri,chiamato a servire lo Stato,ma non come un atto di privilegio,come ricompensa al merito,e la povertà non costituisce un impedimento.

Qui ad Atene noi facciamo così.

La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana, noi non siamo sospettosi l'uno dell'altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.

Noi siamo liberi,liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.

Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private,ma soprattutto  non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.

Qui ad Atene noi facciamo così.

Ci è stato insegnato a rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche a rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere color che ricevono offesa.
E ci è stato anche insegnato di rispettare le leggi non scritte che risiedono nell'universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.

Qui ad Atene noi facciamo così.

Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo,ma inutile;e benché in pochi siano in gradi di dare vita ad una politica,beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.

Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.

Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà,ma la libertà sia solo il frutto del valore.

Insomma ,io proclamo che Atene è la scuola dell'Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in se una felice versatilità ,la fiducia in se stesso,la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.

Qui ad Atene noi facciamo così.



Cosa ne pensate ? Abbiamo smarrito le nostre radici ?

giovedì 18 gennaio 2018

dal blog"La grande bellezza"



Verrebbe da dire che la bellezza ci salverà ma perché questo abbia una piccola speranza di succedere sarebbe bene che fosse conoscenza diffusa.
In questo Alberto Angela si è cimentato con ottimi risultati sia di audience che di gradimento che non viene più indagato ma a questo sopperiscono i social dove normalmente ci si schiera come guelfi vs ghibellini ha avuto il merito,non da poco,di unire davanti a tanta bellezza anche coloro che non si sono mai avvicinati ad una mostra,un museo, una pinacoteca.
Chi non osserva con incanto e ammirazione il patrimonio naturalistico che pure abbiamo ha avuto modo di inorgoglirsi dello splendido Paese in cui viviamo.
E fin qui l'elogio e il giusto riconoscimento per un programma curato in ogni dettaglio.Evidentemente un ottima squadra se ne prende cura.
Ora chi non aveva ancora realizzato la nostra unicità non ha più scuse,deve farsi carico e  risolvere i gravi dissesti del territorio,deve dedicare un po' di tempo per acculturarsi,per se e per la comunità;un piccolo sforzo che produce grandi risultai se condivisi.
Fatevi investire dalla Sindrome di Stendhal,immergetevi nelle sensazioni che l'arte quando è alta produce.Non abbiate paura se davanti ad un opera il cuore perde un battito,sorpreso anch'esso.
L'appello lo rivolgo alla politica perché noi comuni cittadini lo sapevamo già.
Con l'augurio che non venga disatteso e lasciato cadere nel vuoto.
Lo spero per tutti noi, per i figli e i nipoti che avremo;per le nuove generazioni che dovranno continuare l'opera e perpetuare la Bellezza.



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