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lunedì 6 novembre 2017

dal blog " Sicilia"



Qualche riflessione sul voto siciliano in occasione delle Regionali .
Come anticipato stamane agli amici di FB l'esito non mi ha sorpreso.
Grazie al PD litigioso e divisivo ,questa "sinistra" dispersa in mille rivoli ha lasciato campo libero a una coalizione di centrodestra che sta insieme con la colla .La lista di Musumeci e quella della Meloni ottengono ciascuna più del 6% il resto è di Fi che però non mi sembra abbia avuto poi un gran guizzo nonostante il Cavaliere Riciclato.I grillini si sono tolti un peso arrivando secondi,inadeguati a penetrare i meccanismi della Regione più clientelare e assistenziale d'Italia facendo una discreta figura e levandosi dal'imbarazzo.
Fin qui l'analisi dei numeri,i soli a non mentire.
Ora entro nel merito dei comportamenti iniziando da chi mi è più vicino intellettualmente.
Pd allo sbando come non mai,ricordo che ha perso tutte le più recenti consultazioni referendum compreso.
Quest'ultimo da  me molto criticato per il modo come è stato imposto e da lì sono iniziate molte cose;troppe a gusto mio.
Al segretario Renzi ricordo che un certo Berlinguer non ha mai avuto bisogno di essere arrogante per ottenere il consenso dei votanti.
Caratterialmente è un incrocio fra Grucho Marx e Vittorio Sgarbi ed è riuscito a forza di cazzate e picconate a distruggere un progetto bellissimo e fattibile  uscito dal Lingotto e buttarlo nel cesso !
La ciliegina sul misfatto l'ha messa nella sera Faraone con la sua critica a Pietro Grasso definendolo indirettamente privo di coraggio per avere declinato l'invito a candidarsi.Trovo questo totalmente sbagliato; la seconda carica dello Stato non si critica e non si vilipende per nessun motivo.Anche fosse un patetico tentativo di spostare l'attenzione dalla disfatta.
Da parte M5S infantile e squallida è stata,non appena le proiezioni li vedevano in vantaggio sul PD,la decisione di Di Maio di revocare l'incontro in diretta su La7 a Ballarò con Renzi facendo capire chiaramente che il signorino si sentiva troppo superiore per dialogare con un perdente.
Prima cosa la proposta di un faccia a faccia post voto è partita da lui; nei caso è lo sfidato a potere abortire l'invito non il proponente.
Caduta di stile,casomai ne avesse mai avuto, imperdonabile per chi ha ambizioni di premierato.Caro Luigi il capo di un governo (eventualmente) deve mediare sempre e su tutto a cominciare dall'opposizione per arrivare ai sui ministri,rapportandosi con il Parlamento ,Presidenza della Repubblica e a scendere tutte le cariche magistratura compresa.
Non è concesso dire basta,mi avete stufato,prendo i miei giochi e torno nel mio cortile.
Se questo è il futuro che ci aspetta invito tutti a una riflessione sul'astensionismo;ora più che mai è necessario prendere una posizione e possibilmente mantenerla altrimenti al voto di Marzo saremo nuovamente in mutande e penso anche in ginocchio.


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