... RICORDI ...EMOZIONI ... FRAMMENTI DI VITA ...

martedì 22 dicembre 2015

BUON NATALE



















Confesso , galeotta fu la vignetta , a questa ipotesi non avevo mai pensato.



Come è noto era una notte buia e tempestosa (Snoopy) e la coppia era in cerca di un riparo in prossimità del parto.Siccome tutti gli ostelli erano gestiti dalla Lega che non vedeva di buon occhio gli stranieri e ancor meno i migranti ripararono in una misera stalla.
Arrangiati alla meglio, riscaldati dal bestiame come si conviene ai poveri d'ogni tempo avvenne il lieto evento.
Grande fu la meraviglia , immensa la sorpresa quanto venne alla luce una bambina !
Immediata la reazione; fu subito convocato l'Arcangelo Gabriele a rendere conto di questa svista ; come poteva questa fresca rosa essere il Re dei Re !
Il contado in rivolta affisse pergamene : " Lost The king " e vennero avvisati i Magi di non presentarsi se non con doni di poco conto.
Dio ! Perché ci hai fatto questo ?
E la risposta fu : - " Volevo vedere come ve avreste reagito questa volta ! "- tuonò l'Altissimo .
Non restava che accettare la novità .
I Magi portarono in dono Buonsenso, Curiosità e Incanto.
Era bella Gesuina, mora con l'incarnato ambrato  come le sabbie del deserto, occhi scuri e fieri.
Iniziò così la sua vicenda umana , fra giochi e studi , circondata dell'affetto dei genitori e di quanti la conobbero.
Crescendo le urgevano risposte a domande troppo grandi per gli esseri umani.
Entrando nel Tempio chiese ai Mercanti -Sapete dirmi cosa devo farne del Buonsenso avuto in dote ? - e dopo lunga conversazione che quasi finì in rissa  sancirono - Usalo per evitare sofferenze e tumulti , per sanare ferite e offese , perché uomini e donne siano liberi.
-Vi sono grata -disse Gesuina - l'userò contro di voi che tanto predicate e ancora più peccate !
Questa ragazza giovane e decisa iniziò ad attrarre l'attenzione delle folle e alcuni fra questi divennero suoi fedelissimi compagni .
Errando di città in città portarono il Verbo delle Donne.
Era bandita la violenza il sopruso,le punizioni e le umiliazioni.
Guai a discriminare una donna , guai a destinarla in sposa senza che lei lo voglia e più di tutto stessa educazione e cultura , alla pari con gli uomini.
Lungo il cammino incontrò moltitudini di genti ma quel giorno la colpì la presenza di un serpente dietro un rovo.
- Tu che ti avviluppi ai rami e hai l'aria scaltra , mi sapresti dire cosa sia la Curiosità , il secondo dono dei Magi ?- 
- Certo Gesuina - rispose - è quel sentimento che ti sospinge avanti , anche oltre la fine del ramo.-
- Ma ne vale la pena ? Poi cadi di sotto !-
- E' così , ma se non fossi caduto e non mi avessero schiacciato il capo l'intera umanità non avrebbe progredito.-
-Allora un bene sia andata così.-
- Solo l'ultimo consiglio ; tu hai suscitato moltissima curiosità; attenta ! -
Con questo viatico Gesuina si incamminò verso il proprio destino , che ebbe a consumarsi solo pochi anni dopo.
Convocata in Supremo Giudizio al Palazzo del Governatore le vennero imputate tutte le colpe del genere umano.
L'amore incondizionato, la protezione dei più deboli,la repulsione di ogni tipo di violenza o misfatto vennero considerate criminali devianze.
La più grave l'ostinazione a perseguire questa idea di libertà.
La condanna come ben sapete fu spietata !
Al culmine della sofferenza Gesuina sussurrò - Grazie Madre , ora so cosa sia l'Incanto che i Magi, previdenti provvidero a dotarmi.-
-Incanto è vivere la vita con fermezza, ad occhi spalancati e con umiltà e saggezza ; è farne regalia ; è omaggiare tutti i popoli .
L'ultimo pensiero di Gesuina si sperse in aria.

Non esistono popoli eletti , solo persone.
Siano essi uomini o donne.

- Dio, che dici sei fiero di questa ragazza ? -
Noi si !




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sabato 14 novembre 2015

PARIGI E NOI



Eccoci qui, ancora una volta a commentare l'ennesimo eccidio, l'ennesimo atto di crudele stragismo.Sulla metodologia non mi voglio dilungare,troppo feroce.
E' accaduto in Francia ma poteva succedere ovunque, per questo penso che oggi siamo tutti francesi scomodando il siamo tutti berlinesi di JFK nel famoso e storico discorso tenuto in piena guerra fredda.
Da sempre predico e coltivo la cultura della integrazione e della accoglienza.
E' venuto il momento però di rivedere e correggere alcuni miei e non solo miei convincimenti; di mettere in discussione i modi da adottare per sconfiggere questo fanatismo assassino.
L'Europa tutta ha sottovalutato la pericolosità di queste persone che non sono quattro gatti scalcinati ma dispongono di mezzi militari ed economici d tutto rispetto.
Mai come ora è indispensabile mantenere la lucidità e la calma, alimentare il terrore fa solo il gioco di chi ce lo vuole imporre.Ma per fare questo non dobbiamo militarizzare le nostre vite,le nostre strade.
Potenziare i Servizi Segreti e infiltrare fra le loro fila nostre unità per cercare di prevenire e destabilizzare le loro fila e importantissimo la politica non si divida in fazioni ma cooperi per il bene di tutti.
Unità d'intenti e collaborazione internazionale devono essere le nostre armi se vogliamo vincere questa sanguinosa e vigliacca guerra e lo dobbiamo fare in maniera definitiva.
Appello che lancio anche a USA e Russia, senza dei quali non abbiamo scampo.
Non dico sarà semplice ma qui si deve chiudere un lungo capitolo e dare il via alla riscossa  del mondo intero partendo partendo dalla messa in sicurezza di tutto il Medio Oriente di cui poco o nulla abbiamo capito dalla Libia passando per Iraq,Iran e Siria.
Una seria riflessione è il modo migliore per onorare quelle vittime.

giovedì 15 ottobre 2015

GRANDI MAGAZZINI



Venne il giorno ! 
Inaugurazione !
Le autorità schierate in alta uniforme , chi fasciato di tricolore,
chi con il pennacchio delle solenni occasioni,chi in merletti e il bastone pastorale.
Inaugurazione !
Campane a festa !
Si tagliano nastri , volano i palloncini liberi di colorare il cielo ; ai più piccoli golosi omaggi , per i maggiori un concertino di sottofondo.
Meravigliosa modernità , tutta da esplorare .
Sulle prime pareva un luogo uguale a tanti altri,la piazzetta del'ortolano, i formaggi al taglio e tutti gli altri consueti androni, custodi di saporosità.
Questo era però innovativo; commerciava merce che solo ad averla pensata prima pareva una follia.
C'erano scaffali colmi di buonsenso.
Offerta del giorno : prendi due decisioni e ne paghi una ma solo se sensate
 A discrezione della Direzione.
Riceverai un buono spendibile la prossima settimana alla Banca dei Desideri.
Proseguendo l'incursione all'edicola , fra riviste e cancelleria,puoi trovare un set completo d'allegria ! 
Ogni bambino,ogni nonno,ognuno si trovasse a passare di lì cammina  su un tappeto di coriandoli e fantasia.
A discrezione della Direzione.
Svoltato l'angolo ben in mostra,inaspettata, la serenità !
Costa alquanto; quasi una vita intera.
E non è certo sia possibile avere punti a sufficienza,talvolta basta un acquisto sbagliato e torni indietro un passo.
Ma il più ambito di tutti è il kit felicità.
Se otterrai buonsenso,allegria e serenità passa alla cassa e riscuoti il premio.
A discrezione della Direzione.



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giovedì 3 settembre 2015

SOTTRAZIONI



Sottratta allo sguardo del mondo
celata alla vista da un velo di tristezza.

Non offro il petto al tuo gioco crudele
mi nego al tuo amore rapace.

Rendimi il cuore 
devo aggiustarlo.

Liberami da questo dolore
ho bisogno di amare.

Ho bisogno d'amarti
non sottrarti,non fuggire.

Un sentimento dolce e profondo
un verbo libero e forte.

Un luogo dove sottrarre buio alla luce
dove riposare sognando. 







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venerdì 7 agosto 2015

CASTELLI IN ARIA



Ho costruito un castello nel punto più alto del cielo
guarda ad est
alla rinascita
alla speranza.

Lo abito da lungo tempo
immutabile nel suo trascorrere
ne sono regina e serva
armigera e fabbro.

Luogo di fiaba
dove ritrovare l'amore irreale
fatto di baci rubati
e sogni sbiaditi.

La porta è aperta
il ponte abbassato
nel giardino 
una dama aspetta 
un cavaliere sfiorito.



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giovedì 2 luglio 2015

DI VERDE VESTITA



Soffici veli e vaporose trine
come folletto del bosco
ballare la danza del cuore
con passi lievi e gioiosi
nella radura assolata.

Ballare , ballare
sfinirsi e crollare
sdraiata nell'erba 
avvolta da  larici svettanti
degna corona 
per la regina delle fate.

Chiudere gli occhi
sognando un volto d'amore dolce
cortese al cuore
e al tatto armonioso.

L'ultima luce taglia le ombre lunghe dei rami
incendia d'oro le fronde  
accarezza i fiori e le felci
spegne i sogni.


La fata del bosco
di verde vestita 
s'ammanta di speranza
pensando a domani
quando rinnoverà il sogno.



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lunedì 15 giugno 2015

UNA DISCUSSIONE SPIACEVOLE



Sgradevole.
Ha avuto luogo nelle mattinata di ieri , domenica , che da sempre consacro al riposo della mente, leggo, condivido,talvolta commento.
E scelgo !
Fra i temi a me più cari convivono e non è un caso la cultura e l'arte e i diritti umani.
Non è bizzarria ma conseguenza del sapere e del volere.
Fermezze ne ho poche ma d'una mi fregio; l'assoluta convinzione che il mondo non finisce fra le rassicuranti mura di casa ;che gli "altri" s'incontrano.
E si aiutano!
Definirla discussione è anche troppo; questa ha luogo fra persone che espongono opinioni e valutano le altrui,in questo caso non è avvenuto.
Solo un rinfacciare luoghi comuni e pessima informazione opportunamente introiettata da chi fa di un emergenza umana un gioco politico e nemmeno se ne accorge,come gregge segue il pastore; che si sa, pensare è un gioco pericoloso e se ti svegli troppo presto ti assalgono demoni e domande.
Quel che mi urta non è tanto la scorrettezza delle parole ma la grettezza degli argomenti ,le false accuse.
Credo con tutta me stessa che a nessun uomo possa essere vietato di scegliere dove vivere,riallacciare gli affetti e ricreare un ricongiungimento parentale.
Chi siamo per vietare una piccola sicurezza a chi non ha mai conosciuto pace ?
Chi siamo per giudicare ?
Cosa stiamo diventando ?



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venerdì 8 maggio 2015

SERENA



Che bella parola,serena.
Profuma di bucato steso al sole
fresca come una giornata di primavera.
Serena è la bambina che gioca a rimpiattino,
e la madre che l'osserva dalla finestra.
Uso spesso questa parola, in ogni sul declinazione,
serenamente ,ad esempio,dice molte cose;
racconta di un animo in pace,
di una mente aperta al mutare del mondo 
scevra dalla paura dell'ignoto
accogliente al nuovo.
Sereno è il cielo dopo un temporale
pronto ad ospitare un nuovo arcobaleno.
Se fosse un colore sarebbe sicuramente azzurro
se fosse un fiore un delicato "non ti scordar di me".
Serena è uno stato d'animo,
è quando ami e sei riamata
quando spogli il cuore e l'offri nudo e vero.
Sereno il bacio del buongiorno
e la carezza della sera.
Serena sono io accanto a te
vivendo giorni calmi e azzurri.


mercoledì 22 aprile 2015

70 E UNA STORIA



C'è ancora quella casa
talvolta passando mi fermo e ricordo.
Non di me , di loro che le diedero vita.
Un casone come si usava dalle mie parti,
tre famiglie e una nidiata di figli
e conigli da crescere con l'erba dei campi,
qualche spiga di grano caduta nella mola
e ciocchi fumiganti nella stufa.
Quando c'erano !
La casa dei miei nonni;
lì sono nati mio padre e tre dei suoi fratelli,
gli ultimi due ebbero miglior fortuna
nacquero in una casa vera.
Di fronte a tanto sfarzo
divisa da un viottolo 
una cancellata irta di filo spinato e guglie aguzze
in una bella villa liberty,confiscata ovviamente,
il comando di zona della Wehrmacht.
Quel che non sapevano quei crucchi
era che prima del coprifuoco in bicicletta 
arrivava come uno di famiglia
il comandante di zona dei partigiani;
e appena buio 
dal ciglio del canale che scorreva verso il mulino
dai campi , silenziosi e armati
giovani e non solo combattenti.
In quella casa s'incontravano 
a progettare l'insurrezione al fascismo e al nazismo.
Credo che mio padre a otto anni avesse visto più pallottole che pane
e una notte visse un'avventura che a lungo mi narrò.
Forse allarmati da movimenti di zona, forse consapevoli che stavano perdendo la guerra,questo non saprei dirlo,una notte mentre al piano di sopra era in corso una riunione,mio padre (bambino) scese a bere un mestolo d'acqua e si trovò nell'androne un tedesco con il mitra spianato .
La lingua non la capiva ma il tono si !
Chi c'è in questa casa ?
Strillò talmente forte che parve una sirena...all'armi !
Nonna ci mise del suo correndo in soccorso del bambino e così fra un urlo e l'altro tutto il comando partigiano si dileguò nella notte.
Il soldato si scusò...forse anche lui aveva un figlio piccolo in Germania.
Andò bene quella volta !
Dieci giorni dopo
era il 24 Aprile 
i partigiani entrarono in città. 
Si aspettava orgogliosi i propri figli di ritorno dai monti in Appennino
Monte Sole,Brisighella e mille altri anfratti
dove dovere e patria vestivano la stessa veste
qualche schioppo ancora crepitava
qualcuno cadde inaspettato,
tardivo tributo alla libertà.
Fu una gran giornata per Reggio e per la democrazia; 
di commozione e speranza,di rimpianto per chi non era più lì a viverla dopo averla a lungo sognata.
Nell'aria una melodia che aveva accompagnato quegli anni...

...o partigiano,portami via ...bella ciao, ciao, ciao ...



                                                       dedicato a chi è caduto per noi




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lunedì 13 aprile 2015

TOCCARE CON MANO



                                     L'appartenenza è tattile.

Mi approprio di un ideale e lo perseguo
sfogliando libri,documenti,carteggi tra filosofi e adepti,
alimento il dubbio cercando certezze, 
che non sono dell'intelletto,
nel frusciare delle pagine.
Tatto,
senso che smuove il mondo e l'universo tutto
e lo rende tuo.
Il neonato cerca il seno materno
e da quel momento 
madre e figlio
si apparterranno per sempre e ovunque.
Si appartengono gli amanti
di un unica pelle vestiti.
Ti appartengo ad ogni carezza data e resa
e con mano tocco l'amore per me.
In questo sì che v'è certezza,completezza.



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domenica 29 marzo 2015

POVERO CRISTO




























Se Cristo decidesse di tornare a farsi uomo e rinnovare il Verbo che sancisce un patto di Salvezza e di Speranza avrebbe sembianze di migrante; con buona pace dell'ingenua iconografia che lo raffigura come un giovane di caucasiche fattezze.
Egli è palestinese,arabo; gli occhi stanchi di guardare la morte di ogni dignità,il viso scarno,troppo poco il pane.
Rinascerebbe a Gaza o Damasco, a Kobane o in ogni luogo dove germoglia e attecchisce la violenza.
La sua crocifissione sarebbe una pallottola vagante ; Longino e la lancia conficcata nel costato sostituita dai tagliagole.
Non camminerebbe sulle acque,attraverserebbe il mare su un barcone zeppo di altri maleodoranti dannati,nuovi apostoli; Guida lo scafista, in un nuovo Esodo .
Povero Cristo,sono passati duemila anni dal tuo sacrificio,immolato a noi per salvarci,e non ti spieghi come sia stato possibile che sia finita tanto male.
Fa che questa nuova Pasqua non sia di Resurrezione ma 
di Redenzione;l'Eucarestia non infonda Fede ma Sapienza e Saggezza.
E se puoi chiedi al Padre un nuovo comandamento che ci vincoli alla trasparenza interiore,smettendo così di mentire a se stessi e darsi pace.




illustrazione di
Didier Ducoret



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venerdì 20 marzo 2015

MOSAICO



Quella che state per leggere non è una poesia o una racconto di fantasia,
è una storia vera.
Per carattere , bello o brutto che sia , non sta a me stabilirlo , deciderete voi; dicevo , per carattere quando mi metto in testa d'imparare una cosa,sopratutto manuale , mi ci metto di buzzo buono e ostinata faccio e guasto,rifaccio e disfo fino a che ne sia soddisfatta.
La storia inizia da un dipinto di Wassily Kandinsky, bellissimo ,uno di quelli dipinti all'apice del suo talento.
Mi dispiace non avere trovato l'immagine originale anche se quello riprodotto nell'illustrazione rende benissimo l'idea della complessità delle linee e della sapienza nell'uso dei colori.
In quel periodo avevo deciso d'imparare a fare la maglia che a casa era praticata con elementare destrezza da mia nonna.
Oltre dritto e rovescio,aumenta tre maglie e pochi altri virtuosismi non s'andava.

Potevo forse accontentarmi ?
Con un gomitolo avanzato probabilmente dal confezionamento di una sciarpa , un paio d'aghi iniziai il mio imparaticcio; paziente , per una volta , seguendo le istruzioni di un manuale appositamente acquistato provavo e riprovavo i punti più d'effetto e poco alla volta divenni più sicura e abile.
Il passo successivo era di ricopiare i modelli delle riviste specializzate.

Potevo forse accontentarmi ?
Cari miei , il passo successivo era la creazione dei modelli.!
E qui entra in gioco il famoso quadro di Kandisky,decisi che l'avrei riprodotto in un maglione,a jacquard !!!
Per chi non fosse pratico della tecnica dirò molto rozzamente, che consiste nell'intreccio dei diversi colori sul rovescio del lavoro; è tassativa l'attenzione da dedicare alla tensione dei fili, ovviamente la trama deve essere esente da spazi,il tutto deve apparire come fosse fatto d'un filo solo,insomma un bell'impegno.
Semplificai il più possibile il disegno,lo riportai su un foglio millesimato e quando ne fui soddisfatta venne la scelta dei colori.
Credo d'avere fatto impazzire la mia merciaia ; troppo verde, poco verde,troppo brillante...oh no è spento e via di questo passo.
Si comincia !
Mi sono così ritrovata a gestire anche nove gomitoli alla volta e v'assicuro non è per nulla facile. Aggiungete che non disponevo d'altro tempo per applicarmi alla mia nuova creazione che dopo il lavoro; normale direte voi ; peccato che il mio lavoro all'epoca finiva spesso alle due di notte, quindi rubavo ore al sonno, almeno un paio per notte.
Un punto dopo l'altro cominciava a prendere forma,prima la schiena poi il davanti e per finire le maniche .
Momento magico quando assembli i pezzi.
Finito !
Giri e rigiri il capo alla ricerca d'eventuali difetti.
No! Perfetto!
Gioia, orgoglio mille sensazioni bellissime m'illuminavano gli occhi.
L'ho indossato per lungo tempo e a chi mi chiedeva dove l'avessi comprato rispondevo pomposamente :-"L'ho fatto io " con rinnovata fierezza.
Purtroppo il tempo usura anche le cose belle ma non mi volli mai separare da quel maglione.
Giace ancora in un cassetto protetto da una busta di cellophane;
ogni tanto lo rivedo, non potendomi più riscaldare il corpo mi riscalda il cuore 

Ora capite con chi avete a che fare ?
Una caparbia,ostinata e folle passionaria .
Se dopo tutto questo mi onoraste ancora della vostra amicizia ne sarei felice.


                                                                     Rossella



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mercoledì 11 marzo 2015

IN VOLO



Un giorno,un piccolo foglio di carta prese una decisione temeraria,volare era sempre stato il suo sogno e volle provare; invano i colleghi dell'album da disegno provarono a dissuaderlo tentando di spaventarlo -" Ti sporcherai tutto e nessuno vorrà più colorarti "-e anche-" Sgualcito come sarai ti butteranno nel cestino e via" - " E se il vento ti portasse per sempre con se ?".
Nulla lo convinse,troppo grande il desiderio di vedere cosa c'era oltre la copertina che alla sera si ripiegava su di lui come una coltre e gli impediva di vedere le stelle.
Si stacco,non senza fatica dal blocco e iniziò i preparativi.
Per prima cosa si piegò e formò la carlinga, semplice senza fronzoli , solo un paio di finestrini disegnati per eventuali passeggeri che volessero accompagnarlo in questa avventura,poi modellò i bordi e finalmente ebbe un paio d'ali.
Tutto pronto!
Un cenno di saluto agli amici e presa la rincorsa decollò!
All'inizio un tantino maldestro ma presto prese padronanza di se stesso e pensò
- Mi sta proprio bene questa nuova forma, sono elegante e agile come un uccello-
Presa confidenza con il volo era tempo di guardare il panorama.
Così diversa la stanza vista dall'alto, sembrava più bella perfino più pulita...beh basta non guardare sopra gli armadi...la scrivania disordinata e vissuta con matite colorate dappertutto a testimoniare il gran lavoro che vi avveniva; vide poi la finestra aperta e dapprima timidamente si affacciò e rimase stupefatto da ciò che vide -Non immaginavo ci fosse tanto spazio al mondo,è l'immenso ! - disse fra se e se .
In quel momento un refolo di vento ruppe ogni indugio , se mai fosse stato e lo sospinse dolcemente a conoscere il mondo.
Giardini in fiore e profumati , altre meravigliose creature alate con sgargianti piume e di rimpetto altre case; immaginò quante dovessero essere stanze come la sua , quante scrivanie ospitassero acquarelli e tubetti di colore schiacciati fino all'ultima stilla.Volle scendere un po più in basso e sbirciare attraverso una finestra la vita com'era.
Appoggiato al davanzale si stupì non poco nel vedere quel che avveniva in quella casa...un piccolo essere che lui non aveva mai visto , con le trecce e un lindo vestitino giocava con un ancor più piccolo essere paffutello e vispo come un grillo e lo chiamava -Miciooo, giochiamo !-
-Quando torno a casa devo dire al' illustratore che anche noi avremmo bisogno di una bimba e un gatto , la casa risuonerebbe di risate e fusa soddisfatte.-
Continuò l'esplorazione con gran divertimento; ad ogni sguardo una meraviglia,uno stupore ,un insegnamento...
...che gran cosa volare insieme al vento !
Venne sera e fu l'ora di rientrare, un po di malavoglia ma sapendo che domani sarebbe tornato a volare.
Atterrò impeccabile e senza scosse sulla "sua" scrivania e tutti i colleghi l'applaudirono per la spavalderia e il coraggio; lo circondarono assetati di sapere come fosse stato,come era il mondo e mille altre domande.
Soddisfatto di se rispose senza reticenza a tutti , poi finalmente felice e stanco si appiattì , chiuse la copertina e sognò le stelle.




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mercoledì 4 marzo 2015

INCUBI E ALTRE STORIE



Non sempre la notte porta consiglio, a volere fare una facile battuta a volte porta scompiglio.
Un sogno terribile mi ha accompagnato fino alle prime luci del mattino e meno male che è sorto il giorno.
Ho sognato che mi ricoprivo di ruggine...si hai capito bene...cominciava con piccole macchioline, come il morbillo che via via aumentavano , si facevano più estese e spesse,e continuando di questo passo aggredivano che so,una mano e la guardavo penzolare inutile,fuori servizio come qualcosa di rotto.
Perdevo pezzi come un vecchio giocattolo, una bambola di porcellana scheggiata,screpolata , usurata.
Quando finì l'agonia del corpo fu la volta della mente e fu ancora più straziante;i primi a soccombere furono i ricordi che avvolti dal manto rossastro svanirono nel nulla...tu non c'eri più,anzi peggio ,non t'avevo mai amato, non mi avevi mai amato...non eri.
Venne la volta della sapienza,improvvisamente tornai ad uno stadio prenatale dove nulla sai o padroneggi salvo la sopravvivenza , involuta in un utero fecondo con la sola ambizione di succhiarmi un dito.
Alla fine ad arrugginire fu la coscienza e quasi ne fui grata ; poneva fine allo sfacelo rendendomi finalmente inconsapevole , anestetizzata , insensibile .
Poi mi son svegliata con solenne giuramento : mai più peperonata la sera !!!




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sabato 14 febbraio 2015

RIMANERCI MALE



Lo so è sciocco
puerile
e non c'è rimedio ne consolazione
ci sono rimasta male.
E' una frase fatta per una ricorrenza che con l'amore poco a a che fare
ma anche l'amicizia è amore
anzi credo lo sia nella sua espressione più alta.
L'amicizia non ha bisogno del sesso per rendere unite due persone,non è sottomissione ne prevaricazione,non soggiace ad alcuna coercizione.
Solo,
talvolta
anch'essa va dimostrata
senza pudore o reticenza.


Buon S.Valentino.
Grazie,anche a te.




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mercoledì 4 febbraio 2015

FALO'



Un falò che non riscalda, anzi agghiaccia.
Non ho saputo commentare una notizia di tale portata con due semplici righe e a dire il vero sono stata lungamente incerta, combattuta fra l'esprimermi liberamente e pubblicamente e il timore di fornire ulteriore visibilità a questi fanatici, cultori dell'orrore.
Non che io sia una firma giornalistica o donna di cultura le cui opinioni possano fare tendenza.
No di certo , ma sono lucidamente consapevole che tante "piccole" persone che parlano non sono un brusio di fondo, diventano boato.
Alla fine della riflessione ho scelto di non tacere e a sostegno della mia posizione c'è la Storia.Troppe volte nel corso dei secoli tacere è stato in primo passo verso il baratro ; ne abbiamo esempi pressappoco quotidiani.
Si tace sul conflitto ucraino ed ogni giorno si uccide e si massacra; in questo caso il movente è economico ma il risultato è sempre uguale : terrore e morte.
Si tace sulle mille guerre etniche africane,genocidi "autorizzati" dal silenzio dei potenti del mondo.
Si tace su quanto accade in Asia,sul Tibet ad esempio; silenzio sui diritti umani negati in molti Stati ma guai a condannare la Cina,è un colosso industriale e anche militare per cui ci si volta dall'altra parte.Altri innumerevoli sarebbero gli esempi.
Tornando al fattore scatenante di questo amaro sfogo la sensazione di terrore si quasi fatta pelle come quella arsa a un uomo VIVO.
Come è possibile che si possa agire con tutta quella spietatezza ? 
Il ribrezzo di quell'azione non cessa e non può finire dopo un paio di giorni in prima pagina.
Come è possibile bruciare uomini,libri e con essi l'umanità intera come fosse legna per il fuoco ?
La religione non è che una scusa per attrarre altre belve a questo dissennato delirio d'onnipotenza.
Quale Dio,qualunque religione abbiate, ha mai detto d'ammazzare crudelmente un'altra fra le Sue creature ?
Sembrano discorsi vecchi e triti ma fino a quando lasceremo passare il messaggio che in nome di un Dio tutto è concesso o tollerato non li fermeremo lasciando che ci trascinino nel baratro dell'umanità insieme a loro.
Ecco perché non tacere e dire al mondo intero dell'atrocità fanatica e sanguinaria ; ecco perché occorre smantellare queste orde barbariche sul piano culturale.
Ciò che più temono questi sicari è il libero pensiero , è l'impossibilità di mettere a tacere con brutalità uomini liberi,dotati di una ferma identità, autentici.
Non è un caso che le vittime preferite , quelle immolate con ferocia abilmente riprese per esserci date in pasto e intimorire siano persone libere , spesso giornalisti o volontari in zone di guerra; perché testimoniano che esiste un'altra strada per gli esseri umani e che pace e convivenza sono possibili e questo li destabilizza; così i libri e l'arte in genere, veicoli d'idee che non è detto siano sempre condivisa, anzi .
Certamente persone che discutono e non sparano non permettono di fare stracci delle loro vite,non lasceranno che s'inzuppi  il pane nel loro sangue.
Ognuno abbia,come è giusto,il proprio modo d'opporsi al tragico scenario che si palesa agli occhi.
Il mio l'ho sposato.
Zitta non ci sto !

mercoledì 28 gennaio 2015

PROSPETTIVA da "Due punti" di Wislawa Szymborska Premio Nobel 1996




Prospettiva 

                              Si sono incrociati come estranei,
                                 senza un gesto o una parola,
                                     lei diretta al negozio,
                                        lui alla sua auto.

                                          Forse smarriti.
                                             O distratti.
                                            O immemori.
                               Di essersi,per un breve attimo,
                                       amati per sempre.

                                D'altronde nessuna garanzia
                                        che fossero loro.
                                     Si,forse,da lontano,
                                  ma da vicino niente affatto.

                                     Li ho visti dalla finestra.
                                       E chi guarda dall'alto
                                      sbaglia più facilmente.

                                Lei è sparita dietro la porta a vetri,
                                       lui si è messo al volante
                                        ed è partito di gran fretta.
                                 Cioè,come se nulla fosse accaduto,
                                         anche se è accaduto.

                                      E io, solo per un istante
                                     certa di quel che ho visto,
                                  cerco di persuadere voi,lettori
                                       con brevi versi occasionali
                                          quando triste è stato.

domenica 18 gennaio 2015

CONFINI




All'angolo,costretta all'opacità
sospesa e immobile per tuo volere,
per non essere ragione di sobbalzi ad un cuore timoroso,
privo di slancio
racchiuso,arricciato,pavido.
Mentisti d'amarmi,mentisti nel negarlo 
ora ho capito che mentisti una terza volta, 
in tutti e due i casi,mentisti a te stesso,ancor più grave mancanza.
Soffocare un sentimento in nome dello stesso,
confinarlo appunto nel più oscuro antro,
che non si veda,
che non indugi in alcun abbraccio,
slegato dalla mente,
ridotto a futile capriccio
tale fu il delitto e il confine la pena.
Parole dure non meno di quelle che mi infliggo,
mentii anch'io,
ogni volta che sorridendo scivolavo su "non fa niente",
ogni volta che facendomi da parte,
incapace di urlare il mio amore e pretenderlo,
rassegnata,abbassavo lo sguardo,muta.
Oltre il confine l'oblio senza fine,senza ritorno,senza più amore.


.

giovedì 8 gennaio 2015

NON MI RACCAPEZZO !



Qualcuno mi aiuti , non ci capisco più niente.
Soloni onniscienti e totalitaristi non negatemi il vostro parere inossidabile , non privatemi del vostro giudizio che non ammette repliche .
Voi e voi soltanto siete depositari della verità .
Voi e voi soltanto sapete così bene definire le parole ancora prima che vengano pronunciate .
Mi metto in un cantone,certa che i miei dubbi non scalfiranno quell'ego smisurato che avete e vi rende figure di cartone.
Parlate per assolutismi , a voi piacciono moltissimo gli "ismi" ,ci condite il pane.
Islamismi,per dirne uno,come si potesse racchiudere in poche sillabe una civiltà millenaria e colta guardando solo alla deriva del presente , all'uso criminale di una religione fra le più antiche al mondo.
Non dico essa sia giusta o sbagliata, non mi spetta e per la verità non spetta ad alcuno.Sorte da me auspicata per tutte le religioni del mondo.
Forse si giudica il cristianesimo solo dalle Crociate o per i misfatti della Sacra Inquisizione , il buddismo dal sacrificio supremo dei bonzi che s'incendiano in delirio ?
Credo che il rischio più che tangibile di questi affanni semplicistici sia di lasciare per strada chi osservante e moderato,onora il suo credo, qualunque esso sia,impedendo un reale confronto fra civiltà che insegni molto più che la tolleranza che di questa parola non se ne può più davvero.
Non voglio "tollerare", voglio capire e condividere quanto di buono c'è in ognuno,
voglio una società civile che rispetti le idee di tutti , non le offenda,non le derida ma ne sappia,nel caso,anche sorriderne.
Con un'irriguardosa vignetta,una battuta graffiante,un lazzo.
E se davvero vogliamo dare un'etichetta alle parole vi prego , satira non è sovversione ma dissacrazione del potere, è un'esercizio sagace dell'ironia e non una arringa filosofeggiante.
Saccenti,tocca a me fornirvi un "ismo " qualunque ; qualunquismo appunto con cui trattate ogni cosa,di cui gli aspri frutti leggiamo sui giornali,grandi titoli ad effetto oltre ai quali emerge il vuoto lasciato da tutta la vostra protervia.
Venga ora il momento del lutto ; si sospenda il giudizio e inizi l'analisi dei fatti.
Abbiate dubbi ed incertezze,tanto grandi da levare il sonno,fatevi domande prima d'elargire risposte.
Venga ora il momento del lutto.



lunedì 5 gennaio 2015

LE PAROLE CURVE




Le parole curve son quelle che mentre le dici arrotondano il viso.
E' curvo il dorso del contadino che raccoglie i doni dell'orto.
Curva la mano che muovendo un pennello sulla tela fa più bello il mondo; curve le ali degli uccelli quando tornano al nido planando.
La goccia d'acqua che gonfia s'incurva , cade e disseta il suolo.
Curva è la schiena di un micino spaventato e curvo il salto dello scoiattolo che raggiunge un altro ramo.
Curvo l'orizzonte , là dove ricomincia il giorno.
L'arcobaleno con una curva colorata rassicura , la tempesta è finita.
Curvo è il grembo di una madre che custodisce la vita.
Sono curve le braccia mentre ti trattengo .
Curvo il sorriso che ti lascio.