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giovedì 8 gennaio 2015

NON MI RACCAPEZZO !



Qualcuno mi aiuti , non ci capisco più niente.
Soloni onniscienti e totalitaristi non negatemi il vostro parere inossidabile , non privatemi del vostro giudizio che non ammette repliche .
Voi e voi soltanto siete depositari della verità .
Voi e voi soltanto sapete così bene definire le parole ancora prima che vengano pronunciate .
Mi metto in un cantone,certa che i miei dubbi non scalfiranno quell'ego smisurato che avete e vi rende figure di cartone.
Parlate per assolutismi , a voi piacciono moltissimo gli "ismi" ,ci condite il pane.
Islamismi,per dirne uno,come si potesse racchiudere in poche sillabe una civiltà millenaria e colta guardando solo alla deriva del presente , all'uso criminale di una religione fra le più antiche al mondo.
Non dico essa sia giusta o sbagliata, non mi spetta e per la verità non spetta ad alcuno.Sorte da me auspicata per tutte le religioni del mondo.
Forse si giudica il cristianesimo solo dalle Crociate o per i misfatti della Sacra Inquisizione , il buddismo dal sacrificio supremo dei bonzi che s'incendiano in delirio ?
Credo che il rischio più che tangibile di questi affanni semplicistici sia di lasciare per strada chi osservante e moderato,onora il suo credo, qualunque esso sia,impedendo un reale confronto fra civiltà che insegni molto più che la tolleranza che di questa parola non se ne può più davvero.
Non voglio "tollerare", voglio capire e condividere quanto di buono c'è in ognuno,
voglio una società civile che rispetti le idee di tutti , non le offenda,non le derida ma ne sappia,nel caso,anche sorriderne.
Con un'irriguardosa vignetta,una battuta graffiante,un lazzo.
E se davvero vogliamo dare un'etichetta alle parole vi prego , satira non è sovversione ma dissacrazione del potere, è un'esercizio sagace dell'ironia e non una arringa filosofeggiante.
Saccenti,tocca a me fornirvi un "ismo " qualunque ; qualunquismo appunto con cui trattate ogni cosa,di cui gli aspri frutti leggiamo sui giornali,grandi titoli ad effetto oltre ai quali emerge il vuoto lasciato da tutta la vostra protervia.
Venga ora il momento del lutto ; si sospenda il giudizio e inizi l'analisi dei fatti.
Abbiate dubbi ed incertezze,tanto grandi da levare il sonno,fatevi domande prima d'elargire risposte.
Venga ora il momento del lutto.



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Come sempre e con garbo sarà un piacere parlare con voi tutti.