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sabato 14 novembre 2015

PARIGI E NOI



Eccoci qui, ancora una volta a commentare l'ennesimo eccidio, l'ennesimo atto di crudele stragismo.Sulla metodologia non mi voglio dilungare,troppo feroce.
E' accaduto in Francia ma poteva succedere ovunque, per questo penso che oggi siamo tutti francesi scomodando il siamo tutti berlinesi di JFK nel famoso e storico discorso tenuto in piena guerra fredda.
Da sempre predico e coltivo la cultura della integrazione e della accoglienza.
E' venuto il momento però di rivedere e correggere alcuni miei e non solo miei convincimenti; di mettere in discussione i modi da adottare per sconfiggere questo fanatismo assassino.
L'Europa tutta ha sottovalutato la pericolosità di queste persone che non sono quattro gatti scalcinati ma dispongono di mezzi militari ed economici d tutto rispetto.
Mai come ora è indispensabile mantenere la lucidità e la calma, alimentare il terrore fa solo il gioco di chi ce lo vuole imporre.Ma per fare questo non dobbiamo militarizzare le nostre vite,le nostre strade.
Potenziare i Servizi Segreti e infiltrare fra le loro fila nostre unità per cercare di prevenire e destabilizzare le loro fila e importantissimo la politica non si divida in fazioni ma cooperi per il bene di tutti.
Unità d'intenti e collaborazione internazionale devono essere le nostre armi se vogliamo vincere questa sanguinosa e vigliacca guerra e lo dobbiamo fare in maniera definitiva.
Appello che lancio anche a USA e Russia, senza dei quali non abbiamo scampo.
Non dico sarà semplice ma qui si deve chiudere un lungo capitolo e dare il via alla riscossa  del mondo intero partendo partendo dalla messa in sicurezza di tutto il Medio Oriente di cui poco o nulla abbiamo capito dalla Libia passando per Iraq,Iran e Siria.
Una seria riflessione è il modo migliore per onorare quelle vittime.