In polverose soffitte o in malsane cantine
tutti noi conserviamo un baule ricolmo di sogni.
Era verde scuro con rinforzi d'ottone ormai anneriti dal tempo e conteneva tutto quel che ero e sono.
La collezione di tutti i numeri di Topolino con i fantastici personaggi di disneyana mano con le loro avventure irreali e spiritose.
I manuali della Giovani Marmotte con i consigli di Nonna Papera, Archimede ed Eta Beta.Più tardi sarebbero arrivati Alan Ford; Tex e Guerra d'eroi ma quella è un altra parte della vita.
C'erano i binari di un vecchio trenino elettrico ; una locomotiva e un vagone, minimale e povero come lo eravamo noi.
E il tesoro più grande : i miei mattoncini Lego; i quelli ne avevo in abbondanza.
Erano molto semplici non come quelli mega di oggi; costruivo case e alberghi a una sola stella che è già tanto.
Ne facevo villaggi vacanze sul ripiano del tavolino del salotto; di quelli pieghevoli con l'interno in panno verde per giocare a carte che a me sembrava un bel prato dove collocare la mia città con tanto di castello...di carte.
In un angolo la mia bambola di cartone che abbigliavo con vestiti di carta disegnati da me e mostravo orgogliosa a mia madre,al tempo sarta, che si divertiva del mio ingenuo gioco.
Una volta vestii Orsone,un pelouce che ancora conservo,amico inseparabile del gatto che gli dorme accanto in mansarda; dicevo lo vestii con ritagli di stoffa tenuti insieme con il nastro adesivo.Quando lo ricordiamo mia madre ride ancora.Era un infanzia senza lussi ma che mi ha reso ciò che sono; attenta al bello che la vita offre,ad accontentarsi senza invidiare,a cogliere ogni occasione per fare di un avanzo un dono regale per se e per i nostri affetti più cari.
Era un sogno diventato adulto.
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