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martedì 23 dicembre 2014

PAROLE PERDUTE



Giorni fa ad un'amica dissi -Ci vorrebbe un confortino- e le regalai una viola.

Confortino,che strana parola,non trova casa nel dizionario di certi pomposi intellettuali che mai pronuncerebbero un così popolano lemma.
Popolano e popolare in un tempo non troppo lontano.
Detentrici del significato erano perlopiù le nonne a cui era affidato il compito di elargire confortini ad ogni occasione.
C'era il confortino adatto se ti sbucciavi le ginocchia e il disinfettante bruciava sulla ferita fresca e ...magia , un soffio e il dolore svaniva ; applicazione casereccia dell'effetto placebo ma funzionava.
Se, dopo un pomeriggio passato sui compiti iniziava la stanchezza eccola arrivare con una tazza di fumante,corroborante cioccolata ; pochi minuti ed eccoci pronti a ricominciare con rinnovata energia.
E se crescendo arrivava il tempo delle prime piccole delusioni il valore aggiunto del confortino aumentava ; una carezza in apparenza svogliata sul capo e spariva quell'espressione infelice del - ma perché ? - che costella gli anni della pubertà.
Massimamente il confortino era mangereccio,forse perché molto gratificante sia per chi l'offre sia per chi ne beneficia.
Il must della mia di nonna era un uovo di crema.
Ora in tempi di diete forsennate molti saranno inorriditi, ma via cos'è un pò di sano colesterolo a fronte della tristezza di una nipote ?
Ricordo ancora il rito della preparazione , la sapiente amalgama degli ingredienti.Il grande onore di accendere il gas con i fiammiferi di legno , allora non c'erano stufe con l'accensione elettronica e valvole di sicurezza , si doveva stare attenti a tutto , che i fiammiferi fossero a debita distanza dalla fiamma ,che il latte non sversasse a soffocare il fuoco lasciando uscire il venefico gas ;
quello era un compito da grandi ed avervi accesso contribuiva a distrarre i pensieri da altro che non fosse la preparazione della crema che intiepidita diventava farcia per biscotti e alla fine il momento tanto atteso - Tieni ripulisci il tegame - Quale detersivo ? Quello dopo , prima con un dito tutt'attorno e poi golosamente in bocca.
Crescere non è e non sarà mai semplice,sarebbe un ossimoro; crescere significa spogliarsi poco alla volta del guscio protettivo dell'infanzia fino a sbocciare nel fiore che in realtà tutti siamo.
Nel tempo sono cambiati i confortini , si sono adattati ai mutamenti del vivere quotidiano , si sono anche loro assoggettati alle leggi di mercato. Sono diventati abiti firmati o fredde tecnologiche protesi dell'anima che altro non comunicano che solitudine e spavento.
Provate a preparare un'uovo di crema con i vostri figli o nipoti, riscoprite la magia del fare le cose insieme , con le mani sporche di farina e gli occhi lucenti di contentezza.
Sarà un confortino anche per voi , dalle ansie adulte di chi ha il compito di educare in primo luogo ai sentimenti...
Mano alle pentole dunque , senza esitare .



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Come sempre e con garbo sarà un piacere parlare con voi tutti.