Non credo nella felicità.
Capitasse sarebbe un attimo in tutta la vita e poi avanti a rimpiangere.
Quindi mi tutelo e rivendico il diritto all'infelicità.
Dolce,calda infelicità.
Una morbida coperta nelle giornate fredde non mi farà desiderare un abbraccio,
senza complicazioni affettive o presunte tali.
E per mantenere le distanze da frasi sdolcinate sull'impronta dei bigliettini dei cioccolatini, una tisana .
Se poi dovesse venire l'insana tentazione di un contatto umano penso al gatto di casa che si struscia e ripaga con rumorose fusa l' attenzione.
Essere infelici è comodo,costa nulla e non impegna.
Il problema sono gli altri, amici prossimi o impiccioni di passaggio che bersagliano con i loro "Cosa c'è?" - " Vedrai che passa "-" E'un momento così".
La piantate ?
Voglio godere il mio caldo bozzolo ancora un po',poi sarò farfalla e per tutta la breve vita che vivrò il momento in cui conobbi la felicità e ne piansi.
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Come sempre e con garbo sarà un piacere parlare con voi tutti.